Roberto Livraghi,   segretario generale della Camera di Commercio di Alessandria ha detto in conferenza stampa: 

AcdB è un luogo della memoria e della vocazione, intorno al quale si stringono le famiglie dei grandi Campioni del passato anche quelle di Campioni meno grandi del passato, di tutti i ciclisti agonisti (ne abbiamo già contati poco meno di 200!) che la provincia di Alessandria ha saputo esprimere da quando sono state inventate le competizioni su strada e su pista, prima quelle su pista e poi quelle su strada, quindi lungo un arco di tempo che oramai ha superato il secolo. Per cui le famiglie Coppi, Girardengo, Cuniolo, Malabrocca, fin dall’inizio hanno accompagnato la mostra e saranno con noi al Museo grazie anche ad alcuni prestiti importanti.

Il Museo di Alessandria, pur ultimo arrivato in una terra di musei del ciclismo, vuole fare sistema e fare rete con i musei di Castellania e di Novi Ligure, quindi stiamo costituendo un triangolo in cui il visitatore, il turista e l’appassionato potrà circolare con naturalezza da uno all’altro museo. Ci interessa non sgomitare per guadagnare spazio ma per fare sistema e rete e questa intenzione va a anche al di là della provincia perché abbiamo capito fin dall’inizio della mostra quanto sia importante un sistema italiano dei musei del ciclismo.

Non è casuale questa sottolineatura soprattutto oggi che ci vede gemellati ufficialmente con il Museo del Ghisallo di Magreglio che ci ha portato due stendardi collezionati dal GS Ghisallo ed ora in prestito al Museo AcdB: si tratta di una bandiera d’onore di una corsa organizzata dal CVA di Alessandria del 1891 con tanto di stemma del Comune di Alessandria e lo stendardo ancora più antico di una corsa ad handicap organizzata nel 1887. Si tratta di due cimeli che ci fanno capire come già nel mondo dei collezionisti il CVA e la storia di Alessandria abbiano fatto tanta strada prima di tornare a casa.

Fra le notizie fresche legate al Museo c’è da segnalare un omaggio al settore della pista che ad Alessandria ha mosso i primi passi su una pista che il CVA ha fatto costruire dal Comune nel 1890: il giorno 30 in occasione dell’inaugurazione avremo una delegazione di medaglie d’oro e olimpiche con Antonella Bellutti, Domenico De Lillo con Marco Pettenella figlio del campione olimpico Giovanni e con Marino Vigna già amico della mostra.